Ah com'era bello il tempo in cui sfogliando quelle pagine d'autore in bianco e nero, fantasticavo su storie d'amore intense, travolgenti e naturalmente drammatiche... si mi piacevano i finali tristi perchè dopotutto durante l'adolescenza il mondo è buono o cattivo, non esiste via di mezzo. E con quelle avventure ikediane riuscivo perfettamente ad immedesimarmi nella psicologia dei vari personaggi.
Ognuno dei quali era ben caratterizzato interiormente e fisicamente, già proprio l'aspetto elegante di quelle figure mi spingeva a desiderare che anche il mio corpo divenisse slanciato ed i miei passi leggiadri...
Quei corpi longilinei erano l'incarnazione della bellezza ultraterrena, la fulgida immagine degli dei dell'olimpo...
Come vorrei poter tornare ad illudermi che un giorno anche io sarei diventata aggraziata come una delle sue figure femminili...
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