sabato 15 settembre 2012

Garasu no kamen - recensione e commenti

Finalmente ho tra le mie grinfie il tanto agognato manga di Suzue Miuchi!!!
Dopo essermi vista entrambe le versioni dell'anime (1984 e 2005), mi sono decisa ad anticipare il mio regalo di compleanno e comperarmi tutti i volumi ad un buonissimo prezzo devo dire:)
In ogni momento libero vado avanti con la lettura e mi appassiona sempre di più!
Come spesso accade i fatti narrati nel manga differiscono più o meno da quello che poi viene rappresentato nell'anime, anche per quest'opera possiamo infatti trovare delle differenze... che naturalmente non sto ad elencarvi!!!
Il grande pregio che vedo nel manga sono soprattutto le numerose tavole dedicate alla narrazione delle commedie teatrali, che nell'anime invece è spesso frammentaria o incompleta, giusto per dare "un assaggio" delle trame.
Mi piace moltissimo lo stile della Miuchi, tipico degli anni '70-'80 e il modo in cui caratterizza i suoi personaggi, capita spesso infatti che i due protagonisti maschili esternino i loro sentimenti, anche se indirettamente con dialoghi interiori, cosa che nella versione animata non capita, colpa della (stupida e inadeguata) censura forse?
Anche nella psicologia dei nostri beniamini l'autrice ha fatto un lavoro certosino, Maya soffre visibilmente quando viene rimproverata dalla madre per la sua inettitudine, Sakurakoji si prodiga molto più che nel cartoon ad aiutare la nostra protagonista e Masumi risulta meno egoista e sprezzante.
Da non sottovalutare che le "intuizioni" di Kitajima sulla recitazione sono meno campate in aria di quanto accade nell'anime, un po' meno flash stile "Signora in Giallo" e più ponderate diciamo.
Finisce qui la mia critica che si basa sui primi volumi che fin'ora ho letto... piccola considerazione quasi quasi l'idea che questo lavoro sia un eterno work in progress mi piace perchè rende la storia ancora attuale, i personaggi vivi e non già arrivati e predefiniti una volta per tutte.
glass no kamen

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