venerdì 15 giugno 2012

Ti comparerò dunque a una giornata d'estate

Ti comparerò dunque a una giornata d'estate?
Tu sei ben più leggiadro e meglio temperato:
Ruvidi venti sferzano i soavi boccioli di maggio
E il termine d'estate troppo ha breve durata;
Troppo ardente talvolta splende l'occhio del cielo,
E sovente velato è il suo aureo sembiante,
E ogni bellezza alla fine decade dal suo stato,
Spoglia dal caso, o dal mutevole corso di natura:
Ma la tua eterna estate non potrà mai svanire
Né perdere il possesso delle tue bellezze,
Né la Morte vantarsi di averti nell'ombra sua,
Poiché tu crescerai nel tempo in versi eterni.
Sin che respireranno gli uomini, e gli occhi vedranno
Di altrettanto vivranno queste rime, se a te daranno vita. 


(William Shakespeare Sonetto XVIII)


Gustav Klimt

2 commenti:

  1. Ciao, complimenti per i tuoi blog, sono davvero molto interessanti!! :)

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    1. Grazie mille! mi fa davvero piacere che tu abbia lasciato un commento e ricorda sei sempre il benvenuto ad esprimere le tue opinioni! un saluto:)

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